Il Secretum • testimonianza letteraria della crisi (composto tra il 1347 e il 1353) • dialogo filosofico in latino (rinascita del genere) • protagonisti Francesco e Agostino • ambientazioni del dialogo aprile 1343.. • edici anni dopo l incon o con La a ap ile • ...riferimenti ad eventi successivi • allusioni insistete alla possibile morte di Laura (1348) • imminente trasferimento in Italia (1353) • citazioni da testi che Petrarca legge dopo il 1343 Struttura del Secretum • LIBRO I • Premessa: la serenità spirituale può essere raggiunta attraverso la volontà: 1. meditare la propria miseria 2. desiderare la salute 3. cambiare vita • Proteste di Francesco; Agostino propone come medicina la meditatio mortis (riflettere sui limiti della vita umana) • Necessità di combattere contro i fantasmata (vaghe immaginazioni) • Apparente capitolazione di Francesco • LIBRO II • Agostino evidenzia i limiti della lettura: la vera saggezza implica una condotta di vita saggia • Agostino evidenzia i limiti della parola e della scrittura • Richiamo al pensiero della morte come fonte di umiltà • Agostino confe a Francesco (come in punto di morte) in merito ai peccati capitali • Ferroni, vol. II, p. 450-4, l accidia Struttura del Secretum • LIBRO III • Agostino va all a al o finale ed invita a rinunciare all amo e e alla gloria (le due ca ene di diaman e che impediscono l a ce a • Ferroni, vol. II, pp. 455-64 • Francesco difende Laura lodandone le doti eccezionali; Agostino demolisce le argomentazioni ilno i e ll eccellen a della donna che conduce a Dio • Agostino costringe Francesco a riconoscere la vanità dei due grandi libri incompleti: De viris e Africa • Francesco nel finale promette di concentrarsi sulla propria interiorità ma soltanto dopo la conclusione delle due opere maggiori Agostino e Francesco • L iden ifica ione con il personaggio delle Confessiones è centrale nel Secretum: • F. Ogni volta che leggo i libri delle tue Confessioni, preso tra due contrastanti sentimenti di speranza e di timore, piangendo lacrime di dolcezza, ho a tratti l imp e ione di leggere non la storia d al i ma la storia del mio proprio perigrinare (Secretum I, p. 115) • concetto espresso più volte nell epi ola io ad es. Fam, X 3, 56 • Interpretazione esistenziale (e non teologica) delle Confessiones • Dialogando con Agostino e non con Dio Petrarca dimostra una visione laica del libro delle Confessiones Finale a e o Nonostante le apparenti i o ie di Agostino il libro si apre così come si era aperto; resta soltanto la preghiera A. Ricadiamo nella vecchia lite: chiami impotenza la volontà! Ma vada pur così, visto che non può essere altrimenti. Prego Iddio che ti segua nel tuo viaggio e che permette che i tuoi passi, anche se erranti, ti portino al ic o (Secretum III p. 283) and e a in parte altr' uom da quel ch' i' ono (Rvf 1, 4) Il Francesco agens dei RVF è un «catecumeno», in attesa di una piena conversione (attuata in punto di morte) Sco gimi al miglior guado, / et prendi in grado i cangiati de i i (Rvf 366, 129- 30, preghiera alla Vergine) Quando Francesco comprende fino in fondo dove indirizzare il desiderio è pronto per la conversione e il libro si conclude Il «recolligere» • Francesco promette ad Agostino di dedicarsi alla introspezione: «Adero michi ipse quantum potero, et sparsa anime fragmenta recolligam moraborque mecum sedulo» [Sarò presente a me stesso per quanto potrò; raccoglierò gli sparsi f amme i dell a ima mia e dimorerò diligentemente in compagnia di me stesso] • raccolta dei frammenti (testi sparsi) come riconquista dell in e io i à 1350: le grandi raccolte • Il Secretum, non pubblicato da Petrarca in vita, rappresenta la chiave per interpretare le grandi raccolte e il progetto autobiografico (Rico, Santagata) • Petrarca scrive i testi proemiali di: • Rerum familiarium libri • Epystolae • Rerum vulgarium fragmenta • I tre proemi sono incentrati sul «recolligere» Gli ultimi anni avignonesi • 1351 in inverno e primavera è a Padova, ospita di Francesco da Carrara; scrive la Posteritati; ospita Boccaccio che gli reca l offe a di una cattedra presto lo studio fiorentino: Petrarca rifiuta; torna in Provenza in maggio; rifiuta l inca ico di segretario papale • 1352 Intraprende la stesura dei Triumphi a Valchiusa; disputa con i medici curanti di Clemente VI: scrive le prose polemiche raccolte nelle Invective contra medicum; il nuovo pontefice Innocenzo VI vede Petrarca con sfavore Il trasferimento in Italia • 1351-1353 sostiene la diplomazia viscontea durante la guerra tra Genova e Milano • 1353 si trasferisce definitivamente in Italia: trasferimento atteso dai sodali italiani; sceglie Milano, dove è ospitato dall a ci e co o Giovanni Visconti; la scelta di uno stato nemico di Firenze provoca l i i a ione di Boccaccio • 1353-1362 soggiorno milanese • Missioni diplomatiche di primo piano a Venezia, Praga, Parigi • La sua fama si diffonde ulteriormente in Italia ed Europa • Corregge e porta a compimento numerose opere: Bucolicum carmen, De remediis utriusque fortunae • Nel 1359 ospita a Milano Boccaccio • Conclude la forma «Chigi» dei Rvf • 1361 intraprende una nuova raccolta di lettere: le Seniles Venezia • 1362-1367 soggiorno a Venezia • Si trasferisce a Venezia; gli viene donata una casa in Riva degli Schiavoni in cambio della promessa di lasciare alla Repubblica la sua ricca biblioteca • Alterna soggiorni in città con soggiorni a Padova • 1363 ospita Boccaccio nella sua casa di Venezia • Servendosi di un giovane e brillante copista ravennate, supervisiona la copia definitiva di numerose opere • Conclude la raccolta delle Epystole (le lettere in versi, 1363) • Continua a lavorare ai Rvf: «forma Giovanni» (dal copista Malpaghini) • 1366 licenzia le Familiares • 1367 una polemica con alcuni giovani filosofi padovani è all o igina del De ignorantia Gli ultimi anni presso i da Carrara • 1367-9 soggiorno a Padova • Missioni diplomatiche di primo piano per conto dei suoi ospiti i da Carrara, signori di Padova • Riprende in mano il De viris illustribus • Acquista una casa ad Arquà sui colli Euganei • 1370-1374 ultimi anni ad Arquà • 1370 Durante un viaggio alla volta di Roma è colto da una sincope e deve tornare a Padova • Redige brevi biografie per il progetto iconografico della Sala virorum illustrium del palazzo di Padova • 1373 invia una copia dei Rvf a Pandolfo Malatesta («forma Malatesta») e la sua ultima prosa polemica: Invenctiva contra eum qui maledixit Italiam; traduce in latino la novella di Griselda (Dec. X 10) • 1374 muore ad Arquà il 19 luglio