Il capo dello Stato in visita a Firenze sul tema della criminalità. “L’immigrazione è un problema comunitario” Ciampi: “Fare muro contro i clandestini” Favorire l‘inserimento degli stranieri regolari per realizzare una politica di integrazione sociale “L’immigrazione clandestina non è più un problema esclusivamente nazionale ma va sempre più affrontato in chiave comunitaria"” Piace perciò l’idea della banca dati europea delle impronte digitali al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che, dalla prefettura di Firenze, parla del problema criminalità: “Resta sbagliato parlare di immigrazione uguale criminalità ma dobbiamo una volta per tutte fare muro contro il flusso di clandestini”. Di pochi giorni fa l’approvazione in seno all’Ue della schedatura elettronica dei clandestini nell’Eurodac, una banca dati che avrà sede a Bruxelles e che terrà memorizzate le impronte insieme alle foto e ai dati personali – dei cittadini dei paesi extracomunitari che hanno attraversato clandestinamente le frontiere dell’Unione. “Sempre nel rispetto della dignità umana – ha detto Ciampi – occorre adottare con rigore le misure preventive e repressive previste dalla legge”. Secondo il capo dello Stato c’è preoccupazione soprattutto in alcune regioni d’Italia, come la Toscana, per la crescita di forme di criminalità un tempo quasi sconosciute o irrilevanti, ed è quasi certo che certi tipi di reati siano collegabili a certe fasce di immigrazione clandestina. “Ma è anche vero – ha ricordato Ciampi – che in Italia c’è bisogno di lavoratori immigrati per poter crescere”. Bisogna insomma favorire l’inserimento degli stranieri regolari anche adottando misure rigorose contro i clandestini per realizzare una concreta politica di integrazione sociale.