1 Bibliografia. Criteri e tipologia delle forme di citazione 1. Citazioni da volumi 1.1 Monografie Esempio: C. Segre, Fuori dal mondo. I modelli nella follia e nelle immagini dell’aldilà, Torino, Einaudi, 1999. 1.1.1 Doppio luogo di edizione Esempio: T. De Mauro, Minima Scholaria, Roma-Bari, Laterza, 2001 1.1.2 Edizioni successive alla prima (ristampe) Esempio: 1) T. De Mauro, Minima Scholaria, Roma-Bari, Laterza, 2001 (20052 ) 2) T. De Mauro, Minima Scholaria, Roma-Bari, Laterza, 2005 (I ed. 2001) 1.1.3 Edizioni successive alla prima con modifiche e rimaneggiamenti profondi Esempio: 1) d’A.S. Avalle, La letteratura medievale in lingua d’oc nella sua tradizione manoscritta. Problemi di critica testuale, Torino, Einaudi, 1961. 2) d’A.S. Avalle, I manoscritti della letteratura in lingua d’oc, nuova edizione a cura di L. Leonardi, Torino, Einaudi, 1993. In ogni caso, indicare sempre da quale delle diverse edizioni si cita. 1.1.4 Volumi scritti da due o più autori Esempio: - M. Tavosanis e M. Gasperetti, Comunicare, Milano, Apogeo, 2004. - M. Tavosanis-M. Gasperetti, Comunicare, Milano, Apogeo, 2004. - Et alii (et al.). 1.1.5 Quando nel titolo compare un corsivo (per esempio il titolo di un’opera o una parola straniera) Esempio: C. Paolazzi, Dante e la «Comedìa», Milano, Vita e Pensiero, 1989. C. Paolazzi, Dante e la Comedìa, Milano, Vita e Pensiero, 1989. 2 1.1.6 Curatela di una monografia Esempio: G. Martellotti, Scritti petrarcheschi, a cura di M. Feo e S. Rizzo, Padova, Antenore, 1983. 1.1.7 Edizione italiana di libro straniero Esempio: E.R. Curtius, Letteratura europea e Medio Evo latino, trad. it. (Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter, Franke, Bern, 1948), Scandicci (Firenze), La Nuova Italia, 1992. Se reperibile, si può indicare anche il nome del traduttore. 1.1.8 Edizioni in lingue diverse dall’italiano Esempio: N. Mann, Petrarch, Oxford-New York, Oxford University Press, 1984 Attenzione: - A cura di: > inglese ed. = edited by > francese éd. / ét. = édité / établi par > tedesco hrsg. = herausgegeben von > spagnolo al cuidado de (dir.; coord.) - Per il latino attenzione a non mettere virgole tra nome dell’autore in genitivo e titolo Esempio: Benvenuti de Rambaldis de Imola Comentum super Dantis Aldigherii Comoediam, I, a cura di Filippo Lacaita, Firenze, Barbèra, 1887. - Per il francese: inserire gli accenti corretti. - Per l’inglese: nei titoli, le parole hanno sempre l’iniziale maiuscola (escluse preposizioni e articoli). - Per il tedesco: i sostantivi hanno sempre l’iniziale maiuscola. 3 1.1.9 Edizioni di classici Per i classici antichi (latini e greci), per i libri della Bibbia e per i classici medievali e moderni (Dante, Boccaccio, Machiavelli, Manzoni, ecc.), è necessario indicare con precisione, in bibliografia, l’edizione e/o la traduzione a cui si fa riferimento e da cui eventualmente si cita. Tuttavia, nelle note, si eviterà di scrivere ad es. Dante (o Alighieri) 1975, solo perché magari quello è l’anno dell’edizione che avete utilizzato. È meglio ricorrere a delle sigle e poi rimandare le informazioni sull’edizione nella bibliografia finale: Inf., Purg., Par.(o Pd ) = Inferno, Purgatorio, Paradiso (le cantiche della Commedia) Aen., Buc., Georg. = Eneide, Bucoliche, Georgiche di Virgilio Il., Od. = Iliade e Odissea di Omero Gen., Apoc., Mat. = libro della Genesi, dell’Apocalisse, Vangelo di Matteo Canz. (o Rvf) = Canzoniere (o Rerum vulgarium fragmenta) di Petrarca Dec. = Decameron di Boccaccio Orl. fur. / Sat. = Orlando furioso e Satire di Ariosto Prom. sp. (o PS) = I promessi sposi di Manzoni ecc. 1.2 Volumi miscellanei Esempio: - Benvenuto da Imola lettore degli antichi e dei moderni, Atti del Convegno Internazionale, Imola, 26-27 maggio 1989, a cura di P. Palmieri e C. Paolazzi, Ravenna, Longo, 1991. 1.3 Opere in più volumi 1.3.1 Opera già conclusa Esempio: - C. Bologna, Tradizione e fortuna dei classici italiani, I-II, Einaudi, Torino 1993. - D. Alighieri, La Commedia secondo l’antica vulgata, a cura di G. Petrocchi, I-IV, Mondadori, Milano 1966-1967. 4 Se la registrazione riguarda un solo volume dell’opera avremo l’indicazione del volume in numero romano: - D. Alighieri, La Commedia secondo l’antica vulgata, a cura di G. Petrocchi, I, Mondadori, Milano 1966. Si può riportare anche il titolo assegnato al singolo volume: - D. Alighieri, La Commedia secondo l’antica vulgata, a cura di G. Petrocchi, I Introduzione, Mondadori, Milano 1966. - Letteratura italiana, III Le forme del testo, Einaudi, Torino 1984. 1.3.2 Opera in corso di pubblicazione Opere di san Bernardo, a cura di F. Gastaldelli, Scriptorium Claravallense, Milano, 1986-. Si può aggiungere anche il numero dei volumi già pubblicati. Volumi e tomi Volume → numerazione autonoma: I vol. pagine 1-846 e II vol. pagine 1-678. Tomo → numerazione progressiva: I tomo pagine 1-620 e II tomo pagine 621-1198. Esempio: volume → Letteratura italiana, III Le forme del testo, Einaudi, Torino 1984. tomo → Letteratura italiana, III/I, Einaudi, Torino 1984. Letteratura italiana, III Le forme del testo, I Teoria e poesia, Einaudi, Torino 1984. 2. Citazioni da articolo 2.1 In rivista Esempio C. Dionisotti, Fortuna del Petrarca nel Quattrocento, «Italia medioevale e umanistica», 17 (1974), pp. 61-113. (è possibile anche: in «Italia medioevale e umanistica», ecc.) 5 Casi particolari: «Italia medioevale e umanistica», 17 (1974) [ma 1978] IMU, 17 (1974) «Studi petrarcheschi», n.s., 11 (1994) «Studi medievali, s. III, 35 (1994) «Filologia e Critica», 5 (1996), fasc. 2 2.2 In opere composite (raccolta, miscellanea, voce di enciclopedia, storia letteraria, ecc.) Esempio: C. Dionisotti, Salutati, Coluccio, in Enciclopedia dantesca, IV, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1973, pp. 1086-87. Si può aggiungere l’anno di prima edizione di contributo successivamente edito in una raccolta dello stesso autore: C. Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo italiano (1956), in Id., Geografia e storia della letteratura italiana, Einaudi, Torino 1967, 179-99. Le abbreviazioni bibliografiche (nelle note) Esempio: Dionisotti, art. cit. / op. cit., p. 186 Questa forma può essere usata solo se nel testo viene citata una sola opera di un autore. Altrimenti, per non creare confusione tra più opere, è necessario ripetere almeno una parte del titolo: a) Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo, cit., p. 186 b) Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo …, p. 186 c) Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo, p. 186 d) Dionisotti 1956, p. 186 6 Bibliografia analitica Le prime tre forme corrispondono alla bibliografia analitica. Nel testo (ad es. in nota): a) Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo, cit., p. 186 b) Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo …, p. 186 c) Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo, p. 186 Nella bibliografia finale: C. Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo italiano (1956), in Id., Geografia e storia della letteratura italiana, Einaudi, Torino 1967, pp. 179-99. Le voci nella bibliografia finale si succedono in ordine alfabetico: Esempio: Avalle, d’A. S., Ai luoghi di delizia pleni. Saggio sulla lirica italiana del XIII secolo, Milano-Napoli, Ricciardi, 1972. Bàrberi Squarotti, G., Le figure dell’Eden, in Id., Fine dell’idillio: da Dante a Marino, Genova, il melangolo, 1978, pp. 263-342. Bartlett Giamatti, A., The Earthly Paradise and the Renaissance Epic, Princeton, Princeton University Press, 1966, pp. 137-169. Battaglia Ricci, L., Ragionare nel giardino: Boccaccio e i cicli pittorici del Trionfo della morte, Roma, Salerno, 2000. Battisti, E., Natura artificiosa to natura artificialis, in The Italian garden, a cura di D. Robbins Coffin, Washington, Trustees for Harvard University, 1972, pp. 1-36. Bertone, G., Lo sguardo escluso. L’idea di paesaggio nella letteratura occidentale, Novara, Interlinea edizioni, 1999. Cabrini, A. M., Nei giardini dell’Eden (tra Poliziano e Ariosto), in Studi vari di Lingua e Letteratura Italiana in onore di Giuseppe Velli, Milano, Cisalpino, 2000, tomo I, pp. 311-35. Costa, G., Le leggende dei secoli d’oro nella letteratura italiana, Bari, Laterza, 1972 Curtius, E. R., Letteratura europea e Medio Evo latino (1948), trad. it. Scandicci (Firenze), La Nuova Italia, 1992. Attenzione all’ordine alfabetico per alcuni nomi stranieri: - Gli autori medievali senza vero cognome ma con provenienza geografica, si mettono sotto l’iniziale del nome: es. Isidoro di Siviglia sotto la ‘I’, non sotto la ‘S’ - Le preposizioni di origine nobiliare scritte con iniziale minuscola (‘de’, ‘von’, ‘van’) non fanno parte del cognome: es. Lorenzo de’ Medici si metterà sotto la ‘M’, non sotto la ‘d’, Honoré de Balzac sotto la ‘B’, Ludwig van Beethoven sotto la ‘B’, ecc. - Se la preposizione è però scritta con la maiuscola, è diventata parte del cognome. Perciò: es Edmondo De Amicis, Vincent Van Gogh, ecc. 7 - Il cognome del poeta italiano Gabriele d’Annunzio si può trovare scritto con la ‘d’ minuscola o con la ‘D’ maiuscola: in ogni caso, la lettera ‘d/D’ è considerata l’iniziale. Bibliografia sintetica L’ultima forma – d) Dionisotti 1956 – corrisponde alla bibliografia sintetica. Nel testo (specialmente nelle note) si citano solo autore + data. Nella bibliografia finale si riprendono quelle indicazioni in ordine alfabetico e si danno gli altri estremi della voce. Esempio: ANTONELLO, M. 1991 = Massimo Antonello, La metrica del primo Montale. 1915-1927, Lucca, Pacini Fazzi. ARVIGO, T. 2001 = Tiziana Arvigo, Guida alla lettura di Montale, Ossi di seppia, Roma, Carocci. AVALLE, D’A. S. 1970 = d’Arco Silvio Avalle, Tre saggi su Montale, Torino, Einaudi. 1972 = Id., Ai luoghi di delizia pieni. Saggio sulla lirica italiana del XIII secolo, Milano-Napoli, Ricciardi. BACHTIN, M. 1995 [1965] = Michail Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, trad. it. Torino, Einaudi. Ricordarsi di segnalare la doppia datazione: DIONISOTTI 1956 (= DIONISOTTI 1967) C. Dionisotti, Discorso sull’Umanesimo italiano [1956], in Id., Geografia e storia della letteratura italiana, Einaudi, Torino, 1967, pp. 179-99. 8 Attenzione: - nel caso di testi dello stesso autore pubblicati nello stesso anno, si metterà dopo la data una lettera minuscola per distinguere. Es.: MAHON 1953a Denis Mahon, Art Theory and Artistic Practice in the Early Seicento: Some Clarifications, «Art Bulletin», 35 (1953), pp. 226-32. MAHON 1953b Denis Mahon, Eclecticism and the Carracci: Further Reflexions on the Valdity of a Label, «Journal of the Warburg and Courtauld Institutes», 16 (1953), pp. 303-41. - Nel caso di autori diversi con lo stesso cognome, indicare tante lettere del nome quante sono sufficienti a distinguerli: Es.: R(oberto) ORLANDO / S(andro) ORLANDO / F(rancesco) ORLANDO Ma: Ar. Momigliano / At. Momigliano (= Arnaldo e Attilio Momigliano); Gi. Billanovich / Gu. Billanovich (Giuseppe e Guido Billanovich). - Iniziali di nomi stranieri francesi: Ch. = Charles; Th. = Thierry. - Nomi doppi in francese, separati da trattino anche quando sono puntati: J.-P. Vernant = Jean-Pierre Vernant. Bibliografia a ordinamento cronologico Le voci si citano non in ordine alfabetico ma dalla più antica alla più recente. È utile per ricostruire la storia della critica e mettere in evidenza le ultime acquisizioni su un argomento. Accompagna in genere testi brevi o parti di un lavoro più ampio (es. capitoli). Esempio: 1882 A. Biese, Die Entwicklung des Naturgefühls bei den Griechen, Kiel, Lipsius & Tischer, [poi ripubblicato in Id., Die Entwicklung des Naturgefühls bei den Griechen und Romen, Hildsheim, Gerstenberg, 1973]. 9 1939 G. Soutar, Nature in Greek Poetry. Studies Partly Comparative, London, H. Milford-Oxford University Press. 1962 G. Schönbeck, Der Locus amoenus von Homer bis Horaz, Inaugural Dissertation zur Erlangung des Doktorwürde der Philosophischen Fakultät der Ruprecht-Karl-Universität in Heidelberg. 1979 Le paysage grec, a cura di C. Préaux et al., Bruxelles, Edit. de l’ULB, 1979. 1989 M. Carroll-Spillecke, Kepos. Der antike griechische Garten, Münich, Deutscher Kunstverlag. 1998 P. Hass, Der Locus amoenus in der antiken Literatur: zu Theorie und Geschichte eines literaschen Motivus, Bamberg, Wissensschaftlichen Verlag Bamberg. Bibliografia ragionata Suddivide le voci in base al tema, al genere, al taglio critico o storiografico, ecc. Spesso fornisce, per i contributi più importanti, brevi descrizioni e giudizi. È utile nei testi che introducono alla studio di un argomento o autore. All’interno della bibliografia ragionata, le voci sono tendenzialmente ordinate in base alla cronologia. Esempio: Il metodo storico è stato adottato per la critica dei libri poetici di vari autori moderni (su Leopardi, ad esempio, si vedano L. Blasucci, I tempi dei Canti, in Id., I tempi dei «Canti». Nuovi studi leopardiani, Torino, Einaudi 1996, pp. 177-218 e Id., Sul libro dei Canti, in Id., Lo stormire del vento tra le piante. Testi e percorsi leopardiani, Venezia, Marsilio 2003, pp. 63-84) e contemporanei (come D'Annunzio, cfr. § 2.1). L'approccio teorico è maturato nella temperie strutturalistica, introdotta in Italia tra la seconda metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta. Tra i principali studi teorici sul macrotesto, vanno ricordati G. Genot, Strutture narrative nella poesia lirica, «Paragone», 18 (1967), 212, pp. 35-52; J. Rousset, Les recueils des sonnets, sont-ils composés?, in The French Renaissance and its Heritage. Essays presented to Alan M. Boase, London, Merhuen & Co. 1968; M. Santagata, Connessioni intertestuali nel canzoniere del Petrarca, «Strumenti critici», 9 (1975), 26, pp. 35-75 (poi in Id., Dal sonetto al Canzoniere, Padova, Liviana 1989 [19791 ]); S. Longhi, Il tutto e le parti nel sistema di un canzoniere, «Strumenti critici», 13 (1979), 39-40, pp. 265-300. 10 3. Altre fonti Documenti d’archivio: - città - biblioteca o archivio di conservazione (indicabile anche con sigle da sciogliere all’inizio) - fondo di cui il documento fa parte - busta o filza che lo contiene - numero dell’ordine progressivo (se esiste), carta o foglio. Manoscritti, incunaboli, stampe antiche - segnatura: es. Cod. lat. 4456 - nome dello stampatore, indicazione della città di stampa, lingua dell’edizione. Pagine Web - URL (l’indirizzo web del sito) per esteso - tra parentesi, l’istituzione, organizzazione, ecc. a cui corrisponde il sito - la data dell’ultimo aggiornamento - il nome del webmaster (cioè della persona che si occupa materialmente dell’organizzazione e dell’aggiornamento del sito). La bibliografia web (o sitografia) può essere ordinata in base agli argomenti o, alfabeticamente, in base all’iniziale del nome /della sigla dell’istituzione: Film La finestra sul cortile (or. Rear Window), di Alfred Hitchcock, USA 1954